Esplorare l’Antartide con White Desert

Questo tipo di esperienza può essere vissuta solo partendo con White Desert, e sperimentando le attività incredibili che la destinazione può offrire. Grazie alle esperienze esclusive e curate nei minimi particolari che White Desert propone, avrete infatti la possibilità di connettervi con un ambiente selvaggio e ancora incontaminato, di meravigliarvi davanti a paesaggi surreali e infinitamente estesi e di ammirare la natura nella sua forma più pura. 

Immersi in questi immensi spazi, non potrete far altro che comprendere ciò che Kant intendeva quando parlava di sublime: di fronte a così grandi e suggestive manifestazioni naturali, infatti, l’uomo percepisce la sua piccolezza, la sua estrema fragilità, la sua finitezza, ma, allo stesso tempo, proprio perché cosciente di questo, riesce a percepire e quasi a misurare la vastità dell’infinito. 

Gli spazi sconfinati dell’Antartide © Kelvin Trautman

Con White Desert viene inoltre garantita una certa esclusività al viaggio, poiché ci si muove in piccoli gruppi, soddisfacendo il desiderio di contatto con la natura di ciascuno e seguendo ritmi adatti a tutti, raggiungendo luoghi e vivendo esperienze che pochissime persone al mondo possono dire di aver visto e provato. 

Avrete l’opportunità di seguire le tracce dei pinguini imperatore nel periodo dei primi passi degli esemplari più piccoli, potrete raggiungere il Polo Sud geografico scattando foto di questo momento indimenticabile e facendovi timbrare il passaporto, o scalare imponenti montagne che si rivelano uniche rispetto a qualsiasi altra cima al mondo, vivendo esperienze da autentici esploratori polari. 

Se avete già visitato gran parte del mondo o se l’Antartide è nella vostra lista dei desideri da tanto tempo, questo è il momento giusto per decidersi a partire.

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Le principali tappe della scoperta del Settimo Continente

Le sue spedizioni spianarono però la strada ad altri esploratori, che, non avendo comunque successo, ritennero la ricerca della “terra meridionale sconosciuta” impossibile. Nei decenni successivi la competizione globale per il dominio del territorio e delle relative risorse economiche spinse verso l’Antartide spedizioni dalla Russia, dall’Inghilterra e dagli Stati Uniti, e da qui iniziò la vera e propria era dell’esplorazione antartica, che ci porta dal XX secolo a oggi.

1910: Inizia la spedizione verso l’Antartide di Robert Falcon Scott, che si conclude tragicamente. Ernest Shackleton era parte della spedizione, durata tre anni di continue ricerche.

L’esploratore Roald Amundsen

1911: Roald Amundsen raggiunge il Polo Sud con una spedizione di cinque uomini e tredici cani, con cinque settimane di anticipo rispetto al tentativo di Scott.

1914: Ernest Shackleton tenta la prima traversata dell’Antartide, ma fallisce: la nave viene schiacciata dai ghiacci e l’equipaggio la abbandona.

1923: Le prime navi per la caccia alle balene iniziano a essere inviate nel Mare di Ross. Questo tipo di caccia viene proibito solo nel 1986.

1956: Un velivolo bimotore americano atterra per la prima volta al Polo Sud geografico.

1958: La Commonwealth Trans-Antarctic Expedition completa con successo la prima traversata dell’Antartide via Polo Sud.

1961: Il Trattato Antartico è ratificato dai Paesi con un interesse scientifico nel continente, che viene dichiarato Riserva Naturale Protetta.

Una spedizione per viaggiatori in Antartide

1966: Viene regolato il turismo in Antartide e arriva la prima nave da spedizione con viaggiatori a bordo, anche se bisogna attendere la fine degli anni 90 per veder decollare il settore.

1982: L’invasione delle Falkland da parte dell’Argentina fallisce e il Regno Unito ribadisce la sua sovranità sull’arcipelago e sulla Georgia del Sud.

2007: È il momento di massima espansione del turismo in Antartide, con una crescita costante nelle navi e negli itinerari disponibili, un incremento che continua ancora oggi.

2009: L’esploratrice britannica Felicity Aston raggiunge il Polo Sud guidando la prima spedizione internazionale di sole donne a percorrere questo viaggio di 900 chilometri sugli sci.

2012: Felicity Aston è la prima donna a raggiungere il Polo Sud con gli sci da sola.

2020: L’Antartide è ancora l’ultima frontiera e continua ad attrarre moderni esploratori alla ricerca delle sfide più estreme, come quella di quattro britannici che hanno provato a ripetere l’impresa di Shackleton di più di un secolo prima: attraversare 1.800 miglia da un capo all’altro dell’Antartide.

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I territori dell’Antartide

Oltre alla Pensiola Antartica, esistono anche altri territori ugualmente spettacolari e incontaminati, isole e arcipelaghi in cui colonie di pinguini e gruppi di foche si riuniscono su grandi strutture di ghiaccio, dove la presenza umana è rara e sembra non disturbare la vita degli animali. 

La Penisola Antartica

È la destinazione principale della maggior parte delle navigazioni in Antartide, a circa 1.000 chilometri dalla punta del Sudamerica. Si può raggiungere la Penisola Antartica seguendo itinerari più brevi o più lunghi, combinandola ad altre destinazioni come le Isole Shetland Meridionali, la Georgia del Sud e le Falkland, fino al Circolo Polare Antartico. 

Fra le attrazioni più importanti di questa zona c’è Port Lockroy, una base britannica permanente costruita in un’insenatura naturale raggiungibile attraversando le imponenti scogliere del Neumayer Channel. A Hope Bay troverete la base argentina Esperanza, in cui nacque il primo bambino nato sul territorio antartico, nel 1978, mentre un’esperienza da non perdere è la traversata dello stretto Lemaire Channel, fra la Penisola Antartica e l’Isola di Booth, dove potrete ammirare altissime scogliere ghiacciate. 

Le Isole Shetland Meridionali 

Un piccolo arcipelago di undici isole principali e altre minori situato nell’Oceano Atlantico, a circa 120 chilometri dalla Penisola Antartica: le Isole Shetland Meridionali sono la porta d’accesso al settimo continente e sono ricoperte per più dell’80% della superficie di ghiaccio. Sono state chiamate così dall’esploratore inglese William Smith, che le ha scoperte e nominate come le Shetland Settentrionali, situate più o meno alla stessa latitudine ma a nord.

Nonostante le continue rivendicazioni territoriali da parte del Regno Unito, dell’Argentina e del Cile, le isole non appartengono a nessuno: rientrano infatti nel Trattato Antartico del 1959, che sancisce che le uniche attività possibili qui siano la ricerca scientifica e il turismo controllato e sostenibile. 

Deception Island (o Isola dell’Inganno)

Nascosta fra le Isole Shetland Meridionali, Deception Island è facilmente riconoscibile per la sua forma a ferro di cavallo: si tratta infatti della caldera di un vulcano attivo, che danneggiò gravemente le stazioni scientifiche locali nel 1967 e nel 1969. Sulla costa l’isola è popolata da enormi colonie di pinguini antartici e da pochi altri animali, considerato che la presenza di numerosi crateri scalda l’acqua oltre le normali temperature di queste latitudini. 

La Georgia del Sud e le Isole Sandwich Australi

La Georgia del Sud è un territorio britannico d’oltremare situato nell’Atlantico Meridionale, che, insieme alle Isole Sandwich Australi, costituisce un vero e proprio arcipelago di isole remote e incontaminate. Qui non c’è una popolazione permanente: gli abitanti sono ufficiali del Governo britannico, scienziati e staff di supporto che lavorano nelle basi scientifiche sull’Isola di Bird e nella capitale, King Edward Point.

Le isole sono uno dei luoghi più ricchi di biodiversità nel settimo continente: qui vivono infatti più di tre milioni di esemplari di foca e diverse specie di uccelli, fra cui cinque milioni di pinguini macaroni, pinguini reali e quattro diverse specie di albatros. 

Le Falkland Meridionali

Conosciute per il conflitto del 1982 fra Gran Bretagna e Argentina per il loro controllo, le Falkland Meridionali sono un trionfo di natura selvaggia e biodiversità unica. Le isole principali sono East e West Falkland: su East Falkland sorge la capitale, Stanley, dove si trovano una serie di casette colorate, il museo delle Falkland e tante specie animali, fra cui simpatici pinguini.

L’Isola di Re Giorgio

A 120 chilometri dall’Antartide, l’isola di re Giorgio è una base scientifica che è possibile visitare durante l’estate australe. È per il 95% ricoperta dai ghiacci che scendono a barriera fino al mare o si arrestano poco prima dando vita a piccole baie di sassi e terriccio popolate da elefanti marini, pinguini e tante altre specie animali.

Che scegliate uno tra gli itinerari più tradizionali o una spedizione più avventurosa fra i ghiacci e i territori dell’Antartide, sarà un’esperienza impossibile da dimenticare.  

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Una tipica giornata di esplorazione

Sveglia e alba polare

Ai poli le giornate iniziano molto presto: la sveglia vi invita a non perdervi nemmeno un minuto dello spettacolo della natura attorno a voi. Per i più mattinieri si consiglia anche di alzarsi ancora prima della sveglia per ammirare gli straordinari colori dell’alba polare, quando il sole si desta all’orizzonte tingendo il cielo di sfumature calde e inaspettate, in contrasto con le tinte fredde dei ghiacci.

Preparazione per l’escursione

È ora di prepararsi per l’escursione del giorno, partendo dall’abbigliamento: è fondamentale vestirsi con abiti comodi e a strati, perché il tempo e le temperature cambiano molto velocemente a queste latitudini. Dopo aver incontrato le guide polari, è tempo di raggiungere a piedi il punto panoramico dell’escursione, di salire a bordo di un’imbarcazione Zodiac alla scoperta di ghiacci e iceberg o di conoscere più da vicino la fauna locale.

Rientro sulla nave o al campo

Dopo l’escursione, è il momento di risalire a bordo della nave da esplorazione o di rientrare al campo: è l’occasione per riposarvi dopo l’attività della mattina, ma anche di imparare qualcosa di nuovo sulla vita in Antartide, sulla biodiversità, sulla storia e sulle sfide ambientali di questi territori attraverso conferenze e dibattiti con esperti in materia.

Una seconda escursione?

Durante le spedizioni polari, spesso è possibile vivere due esperienze diverse ogni giorno: preparatevi di nuovo e ripartite alla scoperta di imponenti formazioni di ghiaccio in kayak o lasciatevi incantare dallo spettacolo dei grandi cetacei… e molto altro ancora.

Tempo di relax

Adesso è davvero il momento di risalire a bordo o di rientrare al campo e di rilassarsi in vista della prossima giornata di scoperte. 

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